SCUFUTE ROSSE 1917: VIRGINIA VA ALLA GUERRA

TEATRO ESTRAGONE di San Vito al Tagliamento (Pn)
di e con Norina Benedetti
regia di Carolina De La Calle Casanova

Dalla disfatta di Caporetto alla fine della Grande Guerra, un anno di vicende vissute in prima persona lontano dal fronte, nel dramma dell’occupazione tra la rotta degli eserciti e lo sfollamento delle famiglie, dal Friuli a San Vito al Tagliamento e ritorno. Un viaggio coraggioso al femminile, fatto da una bambina e una gallina, raccontato con ilarità e leggerezza come solo gli occhi dell’infanzia sanno fare, attraverso l’immaginazione. Come una storia moderna in cui ‘Cappuccetto Rosso’ incontra un lupo molto speciale: la guerra.

STORIE DE CASA NOSTRA

TEATRO dei PAZZI di San Donà di Piave (Ve)
di e con Giovanna Digito
alla fisarmonica il Maestro Dante Borsetto

Un viaggio dentro le proprie radici, in un mondo che in gran parte è scomparso o sta per scomparire, un ripensamento ai quei valori che il nostro ritmo frenetico rischia di farci dimenticare. Una ricerca letteraria accompagnata dalla riscoperta della musica della nostra terra, attraverso artisti di spicco come Giovanna Digito e il Maestro Dante Borsetto. Poesie, prose, racconti e storie di autori che hanno saputo nobilitare il nostro dialetto, comunicando poeticamente un territorio e l’anima dei suoi abitanti.

PENSIONE ‘O MARECHIARO

COMMEDIANTI DI MARCA di Treviso
di Valerio Di Piramo
adattamento e regia di Roberto Zannolli

I coniugi Bortolini, trevigiani, partono per le loro vacanze estive alla volta di Genova, attirati dalla pubblicità di una deliziosa pensione al mare. Al loro arrivo, ecco la sorpresa: la pensione – dall’inequivocabile nome “Marechiaro” – è gestita da una debordante famiglia di napoletani, gli ospiti sono tra i più improbabili e tutto va, ridendo, alla rovescia! Spassosi equivoci e colpi di scena in una briosa commedia fatta per il puro divertimento, nelle fresche sere d’estate...

I DUE GEMELLI VENEZIANI

Gruppo Teatro d’Arte RINASCITA di Paese (Tv)
di Carlo Goldoni
regia di Renzo Santolin

Copione scritto da Goldoni nella fase di transizione dai canovacci della Commedia dell’Arte – di cui permangono le maschere – al nuovo teatro borghese, si basa sull’intuizione comica del “doppio” con i due gemelli Zanetto (il sempliciotto sceso dalla bergamasca) e Tonino (il “nobile cortesan” veneziano, arguto e affascinante) che, all’insaputa l’uno dell’altro, si ritrovano a Verona a far la corte a due innamorate, scambiandosi spesso i ruoli loro malgrado, complici anche lo zampino del servitore Arlecchino e le trame amorose di Colombina. Peripezie e risate assicurate, verso il meritato lieto fine.